martedì 9 novembre 2021

Trucco numero 1 per cercare meglio.

 Giovanni è un cercatore con quasi 25 anni di carriera alle spalle.

Uno di quelli che appena lo vedi capisci subito che è davvero in gamba, per lui tornare a casa con minimo 6 o 7 target in tasca dopo una cercata di circa 2 ore, è la normalità.

E lo fa senza fatica, senza tanto sudare.

Insomma, un cercatore che se lo incontri sul campo di battaglia, quello potrebbe essere il tuo giorno fortunato.

Eh sì, perché se ci sai fare, puoi diventare suo amico e chiedergli consigli su consigli, o anche solo vederlo all'opera mentre cerca.

Cosa che io ho fatto da subito, molti anni fa, quando l'ho incontrato in una calda mattinata di agosto, in un terreno ostico, molto mineralizzato, che però lui sembrava aver domato con estrema facilità.

Nel corso degli anni abbiamo cercato insieme non tanto quanto avrei voluto, ma abbastanza per carpire alcuni dei suoi trucchi, che spesso mi sono stati utili in contesti che ritenevo quasi impossibili.

Circa 2 anni fa lo incrocio in una collinetta molto boscosa e piena di insidie: buche celate, rovi assassini, vipere infingarde, ed un vento così sferzante che anche in piena estate cerchi di evitare.

Ci salutiamo e subito mi mostra ben 10 target, di quelli buoni, io contraccambio mostrando i miei altrettanto numerosi.

Lo vedo però triste, malinconico, pensieroso.

E chiedo: "Giovanni, che hai? Dovresti essere contento".

E lui: "Dino, sì tutto a posto. Ma mi sono rotto di portare a casa target da collezionare, quando invece mia moglie vorrebbe che cominciassi a portare qualche soldino, visto poi che lavoro solo io".

E aggiunge, senza neanche darmi il tempo di rispondere: "Dino, mi sa che quasi quasi inizio a cercare pure io con la Super-Drenella!...".

E io: "Sì, come no, e chi ci crede?! Un cercatore come te che lascia i campi per buttarsi in mare con una rete da tellinari, come sempre l'hai chiamata tu?!? Non ci credo neanche se ti vedo!".

Non c'è stato un seguito a quel discorso, ho creduto fosse lo sfogo del momento, senza una reale intenzione di cambiamento.

Pochi giorni fa, dopo una fruttuosa e stancante cercata drenellatrice, mi appisolavo beato sopra una piccola barca rovesciata in riva al mare di Fregene, approfittando di alcuni insoliti e potenti raggi di sole di una tarda mattinata di novembre.

In compagnia di alcuni gabbiani che sorvolandomi sembravano intenzionati a utilizzarmi come sagoma per un ipotetico gioco di lancio delle loro deiezioni in testa al malcapitato, ero in uno stato di allerta euforica, nonostante l'apparente riposo del guerriero.

Ad un certo punto vedo passare un tizio, bardato con una datata muta davvero fuori contesto, neanche fosse appena uscito dal ventre della nave Calypso di Jacques Cousteau.




Lo riconosco: è Giovanni!

Ci salutiamo, e subito gli chiedo: "Giovanni, ma come ti sei conciato? Ma soprattutto, che ci fai con una Super-Drenella in mano?".

"Dino, ti ricordi? Te lo avevo detto l'ultima volta, 2 anni fa. Non scherzavo, e come vedi ho iniziato a cercare con la Super-Drenella. Me la sono fatta da solo, un po' più piccola di quelle che usi tu. 

Ma, purtroppo per me, il risultato che mi aspettavo, proprio non è mai arrivato! Mai Dino! Il massimo che ho fatto in una uscita con la mia Super-Drenella, è stato 4 Euro e 2 fedi oro. Contando perlomeno 60 uscite in acqua, di circa 2 ore alla volta, non mi sembra un risultato incoraggiante.".

Sono senza parole, il mio amico Giovanni in un minuto mi ha appena detto che anche lui ha voluto seguire le mie orme, ma che non si è sognato minimamente di chiedermi consigli, di chiamarmi per un aiuto, e che in ben 2 anni, praticamente non ha fatto altro che smuovere sabbia dal fondo del mare!

Sono un po' arrabbiato con lui, e dal cambiato tono della mia voce, Giovanni lo capisce.

Ora Giovanni è un po' a disagio, forse dopo 2 anni ha capito che la causa di tutto questo è stata solo la sua mancanza di umiltà nel chiedere aiuto. Di prendere il cellullare, magari anche non subito, ma perlomeno dopo la infruttuosa decima uscita, e telefonarmi per capire in cosa sbagliava.

Non lo ha fatto, ma ora voglio porvi rimedio, ci tengo troppo a lui, e mi spiace vederlo così.

Parliamo per un'ora buona, voglio capire cosa non va.

Scopro, incredibilmente, che in questi 2 anni non è mai andato a cercare nei campi, nei luoghi in cui lui è fra i migliori in assoluto nella ricerca.

Ha dedicato anima e corpo alla Super-Drenella, si è incaponito fino all'esasperazione, senza peraltro ottenere nulla, o quasi.

Basta chiacchere, invito Giovanni a rituffarsi insieme in acqua, voglio capire in cosa sbaglia.

Lui è ancora fresco e riposato, era appena arrivato in spiaggia quando l'ho incontrato. Io, invece, sono davvero stanco, ma non per questo mi tiro indietro, e rimaniamo in acqua per circa 3 ore.

Tanto, troppo per essere novembre.

Il risultato di questo super-test lo spiattello senza andarci troppo tenero con Giovanni.

"Amico mio, penso sia arrivato il momento che qualcuno te lo dica, e quel qualcuno sarò io: la ricerca con la Super-Drenella proprio non fa per te! Ti avessi incontrato prima, penso che ti saresti risparmiato tanta fatica, tanta inutile sofferenza".

Mi aspettavo dal mio amico una reazione rabbiosa, ed invece:

"Dino, hai ragione, non volevo ammetterlo, ma in effetti non è nelle mie corde cercare in acqua. Sento freddo, non mi diverte, e sto sempre lì a pensare come sarebbe stato meglio se fossi andato in campagna, con il mio metal-detector! Forse è stata l'insistenza di mia moglie a farmi provare la tua Super-Drenella.".

"Sì Giovanni, si vede lontano un miglio che quando sei in acqua sei fuori contesto, ti spegni, sembri un cercatore del primo giorno, non hai entusiasmo e neanche ne vuoi. Tu vuoi solo tornare a cercare nei campi, ed il tuo subconscio ti ha sonoramente boicottato in maniera tale che non trovassi nulla in acqua! Era quello che volevi, ma non lo sapevi, perlomeno non fino in fondo!".

"Dino, questa è l'ultima volta che mi vedrai al mare. Da domani torno a fare quello che mi riesce meglio".


La morale, se così lo vogliamo chiamare, qual è?

Semplice, così tanto semplice che delle volte non ci si pensa: mai intestardirsi su qualcosa che proprio non è nelle tue corde. Provarci sì, va bene. Ma la prova può durare settimane, forse qualche mese, ma non di più. Andare oltre diventa un supplizio, una inutile agonia senza senso.

E dirò di più. La vera morale della favola è che se una cosa la sai fare bene, concentrati su questo, e non perdere tempo su un tipo di ricerca che non fa per te.

Il trucco numero 1 è: concentrati su quello che sai fare, migliorandoti giorno per giorno, sino ad arrivare alla perfezione.

Non perdere tempo con altro che proprio non ti riesce.

Insistere su quello che non sai fare, non vuol dire "provarci", vuol dire solo avere un Ego smisurato che non accetta le sconfitte, e come letale conseguenza perdere di vista i propri punti forti.

Ci siamo salutati, era molto sorridente, sembrava finalmente felice. Sono sicuro che nel suo ambiente ideale, i campi, Giovanni farà scintille alle prossime uscite.

Non credi anche tu?


Alla prossima.


© 2021 by "Dino Conta".


lunedì 8 novembre 2021

Novità in Casa XP: il nuovo Deus II è pronto.

Per la felicità di molti cercatori, è appena uscito il nuovo metal-detector della XP

il DEUS II.

Era già pronto da circa 3 anni, ma a causa della forza maggiore che tutti conosciamo, e la tempistica delle varie prove sul campo, in ricerca vera, si è arrivati a fine 2021.


Chiedetemi se sono felice anch'io. Be', a dirla tutta, più no che sì.

Ormai si è arrivati ad un punto tale di alta tecnologia nella ricerca, 

e non solo con questo nuovo XP

che un bravo smanettone di elettronica non avrà mai più segreti sotto la piastra, durante la ricerca.

D'altronde è quello che sta succedendo da tempo, 

e che a noi cercatori per hobby non compete: 

scovare un sito archeologico ancora sconosciuto è di una facilità estrema.

Satelliti e Droni ci dicono esattamente cosa c'è sotto terra, sino addirittura ad alcuni metri, in alcuni casi.

In Egitto, sulle sponde del Nilo, giusto per citare un caso eclatante, già si è arrivati alla quasi totalità della mappatura di tutti i siti archeologici mai scavati, 

grazie appunto all'uso dei satelliti armati di infrarossi.

Quindi, non c'è da meravigliarsi che la tecnologia applicata ai metal-detector 

vada di pari passo, o perlomeno qualche gradino più su rispetto ad un recente passato, in cui per anni ed anni 

strumenti realizzati 20 anni prima erano (e sono) del tutto attuali e competitivi.

Felice di questo?

Non tanto, lo ammetto. 

Mi sembra come se un cacciatore andasse a caccia di uccellini 

utilizzando un mitragliatore.


Si perde un po' di poesia nella ricerca dura e pura, come la intendo perlomeno io.

Il divertimento è anche l'interpretazione dei segnali, non sentirne qualcuno per poi ripassare chissà quando e avere delle belle sorprese.

Ora non c'è pietà per gli oggetti nascosti: sarà strage.

Sempre che il cercatore abbia studiato a dovere, che sia preparato.

Puoi trovare anche i vari programmi "facili" nei menù dei metal-detector, quelli che conosciamo come "gli accendi e vai".

Ma se davvero vuoi svoltare nella ricerca, ora più che mai dovrai studiare il metal con dovizia di particolari. 

Puoi anche aspettarti un aiuto di esperti che probabilmente posteranno video su YouTube, ma non puoi pensare di delegare il lavoro duro agli altri, lo studio dello strumento, perché se la pensi così passa direttamente alla Super-Drenella!

Dai un'occhiata al già conosciuto AKA Sorex, giusto per citarne uno che non è neanche il più complicato degli AKA.

Se non saprai come domarlo, per le mani hai solo una scopa molto costosa.

Idem per il DEUS II.

Certo, è fattibile, per chiunque lo voglia veramente.

Ma va detto che le ore di serio apprendimento per questo tipo di strumenti, superano le famose 100 ore canoniche, quelle che abbiamo sempre impiegato per conoscere a fondo il nostro metal-detector. 

Le 100 ore ora sono il doppio!




Il Deus II l'ho visto all'opera?

Negli anni passati quando un metal, o una piastra, era pronta per la commercializzazione, capitava che me li inviavano per testarli, gratuitamente.

Questa volta no. 

Troppa la guerra in atto fra le varie Case costruttrici di metal-detector, che inoltre hanno pensato bene di sfornare le loro punte di diamante quasi contemporaneamente, anche a causa del riposo forzato di questi ultimi 2 anni.

Troppa guerra, e quindi si temeva qualche fuga di notizie che proprio andava evitata in ogni maniera.

Io, però, grazie ai miei poteri divini, ho avuto l'occasione di vederlo all'opera, 

per ben 3 volte.

Ed è proprio perché l'ho visto sui vari campi (e sui mari...) di battaglia, sono conscio che un'Epoca Romantica si è ormai definitivamente chiusa, per far posto all'Epoca dell'Elettronica pura, quella degli espertoni. 

Chiedimi ancora se sono felice.

Lo sapete tutti ormai, credo, il DEUS II è un multitasking di Alta Qualità.

Sulla qualità non c'è dubbio, lo hanno tarato in maniera maniacale in anni di prove.

Non mesi, anni!

Può andare in acqua, e quindi entra a stretto contatto con l'Orca Assassina meglio conosciuta come Super-Drenella-di-Dino-Conta, la pala traforata che non avendo dei chip, e quindi un cervello, non prova emozioni, e di conseguenza divora tutti i gioielli e i soldini che sono in acqua!

Il Deus II in acqua sarà come lo squalo bianco, ma quando nei paraggi ci sarà la S.D.D.D.C. dovrà farsi da parte, o meglio: scappare.

L'orca assassina non vuole rivali nelle sue acque, e insensibile alla diplomazia ed al buonismo becero, non fa altro che mangiarseli.

Mi sembra pure inutile dire cosa ormai risapute, cioè che è un multifrequenze.

Ed era ora, finalmente risolte (sembra) le diatribe di Brevetti con altre case produttrici che erroneamente credevano (o fingevano di credere) di aver inventato le multifrequenze, quando le utilizzavano solamente, la XP ha tirato fuori dalla manica l'asso vincente.

Un asso pigliatutto.

Su questo non ci sono dubbi.

Il dubbio è solo questo: voglio io spendere 1600 Euro

E anche questo: voglio io cercare sapendo di fare terra bruciata al mio passaggio?

Alcune settimane fa, già sapendo dell'imminente uscita del Deus II, ho venduto il mio "vecchio" Deus versione completa, immaginando di far posto al nuovo.

Però ancora non sono sicurissimo se davvero voglio questo metal, forse mi voglio auto-limitare, e acquisterò invece un Minelab serie Vanquish.

Ho detto "auto-limitare", quando invece, ed in realtà, voglio provare uno strumento che inevitabilmente sarà meno performante del Deus II, e che quindi avrà bisogno di un qualcosa che pur studiando a casa per mesi non potrai mai avere, se non scontrandoti per ore e ore con le dura realtà dei campi di battaglia.

Quel "qualcosa" si chiama MANICO!

E per farsi il cosiddetto manico, cioè grande abilità acquisita e intuitiva di uno strumento, ci vuole perseveranza, e tanta.

Cosa che un cercatore di certo ha in abbondanza. 


Una curiosità: sembra che il DEUS II si sarebbe dovuto chiamare S.D.D.XP

cioè Super-Deus-della-XP. 

Vi ricorda qualcosa?


Alla prossima.


© 2021 by "Dino Conta".

martedì 26 gennaio 2021

Potenzialità metafisiche aumentate durante la ricerca con il metal-detector.

 

Alcuni giorni fa sono andato in una selva oscura per dedicare tutte le mie forze fisiche in grande eccedenza, in quella che io reputo l'attività principe dell'Universo: la ricerca di oggetti perduti.

In uno di quei boschi così bui, così tetri, che anche quando il sole brilla al massimo fulgore, i raggi di luce non riescono a penetrarlo, se non in brevissimi tratti.

Se poi aggiungiamo che oltre ai fitti alberi, la zona è ricoperta da una innaturale ed inquietante presenza di giganteschi rovi dalle spine lunghe quanto il palmo di una mano, è facile capire perché questo bosco non è per niente battuto da altri cercatori.

E questo non mi dispiace, anzi.

Sentivo il bisogno urgente di staccarmi completamente da ogni tipo di contatto umano, e questo posto mi garantiva la solitudine agognata.

Arrivato quando ancora la brina formava un tappeto bianco glaciale così tanto che il camminarvi sopra provocava quel tipico rumore di ghiaccio spaccato sotto il peso della decisa falcata.

Un suono per me idilliaco, a tratti magico e quasi ipnotizzante.

Così tanto, che dopo circa mezz'ora di cammino, ancora non avevo deciso di fermarmi per montare il mio amato metal-detector.

Una piccola oasi di sottobosco scevra di rovi, mi indusse finalmente a cominciare la ricerca.

Dopo circa un'ora il bottino è già cospicuo: ben 15 devozionali!

Evidentemente sono capitato sotto un albero in cui antichi frequentatori del bosco erano usi appendere medagliette religiose in segno di devozione. 

Parti di fili metallici, e resti di striscette di cuoio indurito, legati agli anellini delle medaglie religiose, mi fanno propendere per questa non azzardata ipotesi.

Il sudore comincia a colare sulla fronte, nonostante il freddo intenso delle prime ore dedicate alle Lodi di uno spietato gennaio.

E qui commetto un banale errore, da principiante, come se fosse la prima volta in un bosco: mi asciugo con le mani infangate, le lacrime di sudore colate sugli occhi. Che sciocco! Ora me li ritrovo ricoperti di fango e piccoli detriti di fogliame, e forse pure qualche piccolo insetto. Tutto cola negli occhi, così da non poter più veder nulla. Mi fermo in tempo, non cerco neanche di ripulirmi usando le stesse luride mani, se lo facessi, peggiorerei la situazione, graffierei il bulbo oculare, potrei ferirmi. Cerco la borraccia d'acqua, unica soluzione in un caso del genere, ma sta esattamente dove non dovrebbe trovarsi: dentro lo zaino poggiato incautamente distante da me, in un luogo che ora non posso vedere.

Non lascio mai lo zaino, mai! Lo porto sempre con me sulle spalle, proprio per ogni evenienza.

Ma quella mattina, chissà perché? lo lascio accanto ad un albero, proprio a segnalare quello da cui presumevo fossero caduti i 15 'frutti' che avevo appena ritrovato.

Ho un attimo di sconforto, mi sento troppo vulnerabile in mezzo ad un bosco così tetro, e senza poter vedere nulla. Fa molto freddo e gli occhi mi bruciano. Cerco di calmarmi, infatti, mai andare in panico, altrimenti da una situazione comunque gestibile, potrei ritrovarmi ad affrontarne una ancora peggiore.

E mente respiro con calma e mi faccio forza, sento in lontananza alcuni rametti spezzarsi in maniera ciclica, segno che qualcuno si sta inoltrando nel bosco, e sembra proprio verso la mia direzione.

Non mi piace, potrebbe essere un cinghiale con i suoi cuccioli, un lupo, o peggio ancora un branco di cani randagi. Oppure delle persone, magari non benintenzionate. Tutte situazioni che vanno affrontate al massimo delle mie potenzialità, non certo al buio. Mi accovaccio come quando ci si inginocchia allungando le braccia in avanti in segno di massima devozione. Non so neanche perché, ma lo faccio.

La mia mente si acquieta, niente la disturba, ed è proprio ora che riesco a capire la natura del probabile pericolo. Riesco infatti a "sentire" la mente rumorosa di una persona in progressivo avvicinamento. Ascolto distintamente il rumore che fanno i suoi pensieri scoordinati. In alcuni casi leggo cioè che pensa, proprio come se stessi leggendo una pagina confusa, piena di appunti e di scarabocchi.

Non rimango così tanto sorpreso come si potrebbe immaginare.

Potenzialità metafisiche aumentate mi hanno sempre accompagnato nel corso della vita, sin dalla nascita. E questo non è sempre stato un bene per me, anzi, molte volte ho fatto di tutto per tornare alla 'normalità', cioè nel binario canonico assegnato ad ognuno di noi.

Oggi, però, in questo bosco, proprio non mi aspettavo di poter captare una persona nei paraggi solo collegandomi al suo rumore prodotto dalla sua mente inquieta.

Sì, non leggendo i suoi pensieri, ma ascoltando il rumore prodotto dagli 'ingranaggi' della sua mente, prima di tutto.

Concentrandomi senza sforzo captavo le sue non limpide intenzioni, sentivo, cioè, che di questo essere umano sarebbe stato meglio stare alla larga, non farsi trovare.

E proprio ora che sono momentaneamente menomato da quella fanghiglia che mi è entrata negli occhi!

Un colpo di genio, ricordo che in effetti del liquido a portata di mano ce l'ho, è la mia stessa pipì.

Non sarà l'acqua della borraccia, che si trova chissà dove, ma andrà bene lo stesso.

Per fortuna ancora non l'avevo fatta, e complice il tanto freddo, il caffè, le vitamine prese appena sveglio, un caldo fiume in piena scorreva sulle mie mani per essere poi riversato negli occhi.

Finalmente ci vedo, e mi chiedo come mai non ci avessi pensato prima.

Ora devo capire se nascondermi ancora di più da quell'uomo che sembra già essere a poche decine di metri da dove mi trovo. Non faccio in tempo a decidere, che già intravedo la sagoma dell'uomo, e purtroppo per me, scopro che invece di uno, sono ben 3 gli uomini.

Evidentemente il 'rumore' era di più menti, o forse davvero solo di una, quella più agitata.

Ad ogni modo mi tengo ben nascosto dietro l'albero più grosso dei dintorni.

Ho recuperato lo zaino, e vi ho prontamente infilato pure il metal-detector, non vorrei dover fuggire in mezzo ai rovi con il metal in mano. Studio i tre che nel frattempo si sono fermati e chiacchierano.

E capisco le loro intenzioni, avevo ragione, era meglio tenersi alla larga, sono infatti dei banditi, parlano di armi nascoste, di dove le avevano messe.

Evidentemente non trovano più il luogo dove le avranno sepolte, sono molto nervosi, litigano fra di loro, ed uno dice ad un altro "Pensa se ora incontriamo qualcuno nel bosco, ci manca solo questa...", l'altro gli risponde "E che problema c'è?! Lo facciamo fuori e via a pedalare...". 


Ognuno di noi, nel corso della sua vita, ha avuto esperienze particolari, di natura non strettamente fisica, inutile negarlo.

Io in quel momento, in quel bosco maledetto, ringraziai il Dio dei Cercatori per avermi illuminato e datomi il dono (temporaneo) di poter sentire persone malvagie in avvicinamento.

Ma ora come uscirne, come sgattaiolare via senza farsi sentire o farsi vedere?

Sì certo, potrei semplicemente scappare a gambe levate, e fregarmene del rumore che farei nella corsa.

Persone determinate, cattive, e con un mira buona (sembravano armati di pistole), avrebbero potuto facilmente mettere fine ai miei giorni, troppo rischiosa la fuga rumorosa. 

Anche ora, e non so bene perché pure questa volta, mi inginocchio come a volermi fondere con il terreno del bosco. Da questa posizione quasi mi sdraio in avanti, e comincio a volere fortemente uscire da quella brutta situazione. Mi dico fra me e me "Vai via da qui, ora, subito!!". Ordino a me stesso di trovare velocemente una soluzione, per poi chiedere al Dio dei Cercatori di fare qualcosa. Non lo chiedo lagnandomi, quasi lo pretendo, sono arrabbiato, chiedo al nostro Dio di fare in modo di non essere visto dai quei 3 farabutti.

Una richiesta durata pochi minuti, forse solo 2, e ormai quando pensavo di dover affrontare a muso duro i 3 miserabili, una fitta ed innaturale nebbia scendeva proprio nella zona dove mi trovavo io, e di conseguenza dove si trovavano anche i tre esseri immondi.

Solo lì, solo nella nostra parte di bosco.

Infatti poco prima che la nebbia toccasse terra, riuscivo a scorgere la completa visibilità nelle altre zone del bosco.

Un miracolo! Una speciale richiesta esaudita. O forse, chissà?, il percepito e l'impercettibile si sono uniti nel mio sforzo senza sforzo e hanno prodotto questo magico risultato.

Vallo a sapere. Sta di fatto che non ho perso tempo, e sono andato via senza essere visto, con i 3 vermi infernali che gridavano "Chi c'è ? C'è qualcunoooo?...".

Una volta arrivato al paese più vicino mi recavo alla Stazione dei Carabinieri per segnalare la presenza nel bosco di 3 pericolosissimi individui, con il suggerimento di abbatterli prontamente nel caso avessero reagito, visto che potevano essere armati.


Nel passato già mi era capitato di essere stato "aiutato" da una repentina coltre di nebbia, che mi aveva celato in momenti in cui non volevo proprio essere visto.

Un caso fra tutti, questo:

mi trovavo in alta montagna, in una tarda mattinata di una assolatissima domenica di metà luglio, di qualche anno fa. 

Eravamo un nutrito gruppo di escursionisti, partiti tutti da Roma verso una bella, e a tratti pericolosa, montagna abruzzese.

Quasi tutte donne, se non erro su una ventina di persone, gli uomini erano solo 4, me compreso.

Arriviamo dopo ore di cammino impervio, verso il rush finale, la vetta è vicina.

Qui il paesaggio è ancora più brullo, non vi è traccia di alberi, di arbusti, niente di niente, il paesaggio marziano è quello che più si avvicina alla descrizione di questa montagna impervia.

E proprio qui ed ora che io ho un fortissimo stimolo di defecare!

La mattina, appena arrivati nel piccolo paese alle pendici della montagna, ci eravamo fermati al bar per prendere un caffè. Io non avrei voluto, già avevo fatto colazione, e inoltre il bar era tenuto in condizioni penose: sporco, disadorno, con la macchina del caffè che non aveva visto una profonda pulizia dai tempi di quando volavano i biplani. Ma l'insistenza, a tratti inopportuna, delle donne del gruppo mi avevano fatto mettere da parte i timori, e svogliatamente avevo sorseggiato il caffè più cattivo della mia vita. E i risultati si erano presentati proprio quando non dovevano, a pochi metri di una vetta senza nessun tipo di riparo dagli occhi indiscreti (e penso anche divertiti..) degli altri componenti del gruppo. Dovevo urgentemente liberarmi gli intestini, e come potevo farlo di fronte a tutti? Fossero stati tutti uomini, no problem, ma di fronte a 16 ragazze proprio non me la sentivo di fare la figura, ed è il caso di dirlo, di merda. Mi contorcevo, cercavo di non camminare spedito per trattenere sino all'inverosimile, ma capivo che non avrei resistito a lungo. Inutile cercare un masso, un arbusto, proprio non c'era modo di nascondersi. E appena cercavo di rimanere indietro, tutti si fermavano, attendendomi nei pressi. Disperato, mi accovaccio nel momento in cui tutti sono avanti nella fila, e proprio come nel bosco di cui ho raccontato poc'anzi, chiedo al Supremo, il Dio dei Cercatori, un fattivo aiuto. Quasi istantaneamente, in pochi secondi, una fittissima nebbia mi avvolge, tutta la cima della montagna è diventata di colpo invisibile. Non si vede a 10 centimentri dal naso. Panico dei più, c'è chi urla disperato, chi grida agli altri di fermarsi sul posto, per evitare di cadere nel vuoto. Io, capendo di avere a disposizione il mantello dell'invisibilità solo per pochi minuti, mi apparto e faccio rapidamente quello che tanto volevo fare. Copro con terra, mi lavo con l'acqua della borraccia, non lascio traccia insomma. E appena terminato, quella nebbia fitta come una colata di grigio cemento, scompare dissolvendosi formando curiose e repentine spire che guizzano verso l'alto dei cieli.

Nessuno ha avuto sentore di cosa avessi fatto io nel frattempo, tutti a chiedersi cosa fosse successo.

Vero, in montagna può capitare che appaia la nebbia improvvisamente, anche in estate. Ma quella, e tutti erano concordi, non era la 'solita' nebbia, era qualcosa di indescrivibile. Di mai visto prima. E detto da persone che vanno in montagna da tanti anni.

Io credo che una volta ritirato in me stesso, e richiesto un intervento divino, un aiuto fulmineo sia apparso sotto forma di nebbia.

Una invisibilità fugace che mi ha aiutato altre volte, e che magari un giorno racconterò ancora.

Una esperienza metafisica che sono sicuro sia capitata a molti Cercatori.

Non è così?


Alla prossima.


© 2021 by "Dino Conta".






domenica 9 settembre 2018

Assistenza utenti Super-Drenella, pubblicità. La Super-Drenella ti assiste.

Ricevo giornalmente centinaia di email da ogni parte del mondo, 
e fra le tante ogni tanto capita qualcuna piene di lamentele.
Persone che non sono contente della loro vita, del loro partner, della loro auto, 
della loro casa, etc...



Mi chiedono consigli, pensano che io possa risolvere i loro problemi, se solo lo volessi.
Qualcuno mi scrive anche con toni rabbiosi, come se davvero io dovessi intervenire e chiedere aiuto al mio Padre Celeste, il Dio dei Cercatori, per migliorare la 
loro situazione finanziaria.
Be', ve lo dico una volta per tutte: questo non avverrà mai!
Non intercedo per nessuno, e neanche Lui lo fa, non lo fa per me (non sempre perlomeno..) figuriamoci per chi magari non ha la "chiave" d'accesso...



Però, tutto questo lagnarsi mi ha fatto venire un'idea, a cui stranamente ancora 
non avevo pensato: 
l'ASSISTENZA AI CERCATORI MUNITI DI SUPER-DRENELLA-DI-DINO-CONTA.
Cioè un aiuto concreto per chi utilizza questo semplice mezzo per trovare l'oro in mare, mentre -disperati e delusi- intorno tutti gli altri lo cercano (inutilmente).

E voglio volare alto, sarà un'assistenza fattiva, non di quelle elusive che scontentano tutti, del tipo quelle degli operatori telefonici, per intenderci.
Ti è mai capitato? 
Penso di sì, a tutti è capitato almeno una volta di avere necessità urgente di contattare l'Assistenza ai Clienti di un operatore telefonico.
E purtroppo qui inzia il calvario: iter complessi per arrivare a poter parlare con qualcuno, impossibilità di riuscire a comunicare, e/o di peggio.
Per non dire della sgarberia che abbonda fra questi tizi che in teoria dovrebbero rappresentare l'azienda che paghi mensilmente, magari per rifilarti 
una Rete telefonica scrausa.
Non tanto tempo fa ho avuto necessità impellente di aiuto, da parte del gestore 
della mia rete ADSL.
Be' devo dire che è stato un vero incubo durato ben 3 giorni! 
Non potevo telefonare, non potevo connettermi, non potevo utilizzare il cellulare (non accettano chiamate dal cellulare e non avevo  più Giga). 
Quando dopo aver mandato segnali di fumo in forma di fax (da una tabaccheria), 
un tizio si fa vivo, e mi dice: "Ma non poteva entrare nel nostro sito e scrivere un reclamo?", Sì certo, cogl...!, non posso navigare, ma posso entrare nel vs. sito e scrivere reclami, 
certo, come no...
NO comment!

Da qui la necessità si seguire te, cercatore munito di Super-Drenella, in ogni problematica che potrai mai incontrare nel suo uso.
Conscio che la risoluzione di una lamentela potrà non solo aiutare te, ma tutti coloro che magari incontrano lo stesso problema, e inoltre sarà d'aiuto a sviluppare la prossima, 
più performante ancora, Super-Drenella!



Chiedo solo di scrivere email con oggetto "LAMENTELA DI -e segue nome-", così da catalogare meglio ogni risoluzione. 
E, inoltre, chiedo gentilmente di leggere prima tutti i miei post pubblicati in questo Blog 
(che ricordo essere il più seguito al mondo per la ricerca dell'ORO), 
e magari di leggerli più volte. 
Questo perché voglio aiutare, ma non voglio di certo essere la soluzione sbrigativa 
per chi non ha voglia di trovare come risolvere una situazione 
magari ben esplicata in un post dei tanti.
Quindi, una volta letti i post, assimilati, e certi che non ci sia la risposta al vostro dilemma, scrivetemi nella maniera descritta, ed io cercherò di essere il più celere 
possibile nel rispondere.

Iniziamo da subito, con una mail ricevuta pochi giorni fa, con toni accorati, che publico in parte e senza nominare l'autore (cosa che non farò mai), conscio che potrà essere di giovamento anche ad altri, la mia risposta.

"Ciao Dino, sono Arcibaldo (N.d.A.: nome di fantasia) e ti scrivo da -omissis-.
Sono un poco deluso da te, perché scrivi come realizzare la Rete per cercare i gioielli in mare, ma dai per scontato che tutti la sappiano fare, oppure che ci siano dei bravi fabbri nella loro zona. Io non sono capace, e qui i fabbri sono tutti degli ebeti mai visti 
(N.d.A.: mi dissocio dal termine "mai visti"). 
Come posso fare se poi tu neanche le vendi ste ca... de Drenelle? 
Ma che te puzzano i soldi?".

Arcibaldo carissimo, grazie per questa tua email, che sicuramente incontrerà 
l'interesse di tanti altri drenellatori, o aspiranti tali.
Ed è per questo che la pubblico.
Non ho mai detto che mi puzzano i soldi, ma sin da subito ho voluto chiarire che questo Blog nasce con lo scopo specifico di aiutare il prossimo, senza nulla pretendere, 
e senza nessun guadagno.
Avrai notato che non ho neanche Google ADsense, per esempio nessun Banner pubblicitario, nonostante questo sia il Blog più seguito al mondo sulla 
ricerca in mare di gioielli.
E non ho mai venduto nessuna Super-Drenella
So che molti, moltissimi, non ci credono, ma è la pura verità. 

Questo è un Blog "OPEN-SOURCE" , cioè puoi liberamente 
copiare la Super-Drenella-di-Dino-Conta, ho pubblicato foto, le misure, 
dato numerosi consigli. Tutto agratise!
Pensavo tutto questo bastasse.
Ma sono davvero tante le richieste di aiuto, che sto cominciando a credere che forse 
sia meglio inziare a venderle, così da dare la grande opportunità di 
divertirsi con la Super-Drenella, anche a persone, come te caro Arcibaldo, 
che non hanno voglia, o capacità, di realizzare la magica Rete in acciaio
Nei prossimi giorni metterò qui, quindi, in questo Blog, un post dedicato.

E a proposito di annunci pubblicitari sul nostro Blog, 
molti utenti mi criticano pure per questa scelta di non inserirli, 
che giudicano troppo snob.
Forse hanno ragione, e forse (e ripeto: FORSE) aderirò alle insistenti pressioni 
di Google Adsense di iscrivermi al loro programma pubblcitario 
(pubblcità su questo Blog, in cui loro guadagnano tantissimo 
e io forse ci pizzico qualche briciolina).
Questo perché ho in mente grandi, enormi, progetti.
Mezzi all'avanguardia per trovare l'impossibile, sotto i mari.



Già tutto pronto, ma mezzi a cui manca il vil denaro per poter vedere la luce, 
soldi che non bastano mai, perlomeno per il primo esemplare.
Contavo su donazioni, che non sono mai avvenute.
E forse con la pubblicità sul mio Blog, fra circa 120 anni potrò realizzare il primo strumento che riesce ad individuare ogni oggetto perduto, a distanze ragguardevoli, e senza errore!

Bene, mi sono come al solito dilungato su argomenti che esulano dal tema principale, 
cioè l'ASSISTENZA!

Io, quindi, aspetto le vostre email, e voi aspettate una mia risposta.
Insieme questo sarà il Blog più utile, oltre ad essere quello più seguito.

Alla prossima.

© 2018 by "Dino Conta".

giovedì 2 agosto 2018

Egli a volte torna. E si commuove... per la ricerca dell'Oro in acqua

Sfrontati, senza freni, superbi e troppo orgogliosi.
Alcuni cercatori muniti della Super-Drenella-di-Dino-Conta 
sono diventati tutto questo.
Be', che vi devo dire?...molto gentili, era proprio così che 
vi avrei voluto.
Così, piuttosto che troppo finti umili, dal tono dimesso, dall'andatura scazzata 
e con la schiena ricurva, non tanto per il peso dell'attrezzatura, ma per il fardello di non aver ben compreso che il vento cambia, che può cambiare.
In meglio, s'intende.




Va bene, ma non esagerare, caro mio seguace, troppi sono pronti a giudicare, 
e puntare il dito contro coloro che sfrontatamente si godono la vita.

Come sempre, la solita premessa, o raccomandazione: 
questo hobby non ti arricchirà!
E non contare sulla ricerca per risolvere i tuoi -probabili- problemi finanziari.

Però che vi devo dire, oramai siete un esercito, 
e tutti muniti di Super-Drenella.
E le poche volte che mi paleso, che appaio in tutto il mio splendore, 
molti si commuovono, piangono di felicità, gettano 
petali di rose al mio passaggio e cospargono la sabbia di profumi orientali 
molto costosi.
Bene, bravi, e pure bis! Così si fa.


Non volevo più scrivere, e difatti non lo sto facendo da molto tempo.
Ma come posso fingere indifferenza di fronte a tanta riconoscenza?

Come sai, caro mio cercatore, la conoscenza davvero non può essere per tutti.
Ma nonostante questo, ho messo a disposizione -gratis- il mio bagaglio di sapere, senza nulla pretendere.
E da quel momento le porte dell'impensabile si sono spalancate.
Se prima erano aperte, almeno così credevo, dopo aver svelato tutto 
quello che gli altri non ti dicono, la porta è diventato un portone, 
e non è aperta, è divelta!

Quest'estate, infatti, sembra che il Cosmo si sia allineato per darmi 
il giusto premio.
E la nuova Super-Drenella, che poi ormai tanto nuova non è, 
sta dando i suoi frutti.



Approfittando dell'eccessivo caldo, le sere d'estate le passo in compagnia delle Verdesche che setacciano il mare prospicente la battigia.
La nostra è ormai una simbiosi: io alzo il "polverone" facendo 
muovere -imprudentemente- le sogliole di cui si nutrono, loro, gli squaletti, 
mi fanno da scorta contro pericoli sconosciuti in quelle acque scure, 
poco illuminate da una luna avara di riflessi.
I frutti raccolti, sono molti, e questo grazie alla mia totale condivisione.
Il dare apparentemente senza nulla ricevere, è l'arma segreta.

Dei miei seguaci incontrati in acqua, mentre beati superdrenellavano, 
nessuno è stato restio nel mostare la grandezza e la risolutezza del mezzo cercatorio.
Ognuno di voi cercatori ha cantato con me il Peana della Vittoria, ogni qualvolta si palesava il meritato frutto nella guizzante pala traforata.
Cosa buona e giusta.

Cercatore, sono qui, ancora una volta, per ricordarti che non sei solo.
E per dire che davvero non mi aspettavo di ricevere a distanza di tanto tempo dall'ultimo post pubblicato qui, così tante email di ringraziamenti!



Davvero molto gentili!!!
Siete riusciti a commuovermi...

Cercherò di non far passare così tanto tempo sino alla prossima pubblicazione, ma non lo prometto.


© 2018 by "Dino Conta".

mercoledì 18 gennaio 2017

Obama ordina: "DELENDA TOLOSA!". Metal Detector XP Deus 4.0



ATTENZIONE: SI RACCOMANDA LA LETTURA DI QUESTO POST 
AD UN PUBBLICO ADULTO E NON IMPRESSIONABILE!


ATTENZIONE! SI SCONSIGLIA LA VISIONE DI QUESTO POST AI MINORI.


Il Presidente uscente degli Stati Uniti, Obama, sapendo ormai di non dover dar conto a nessuno, e come tradizione vuole, lo sporco lavoro lo fa proprio negli ultimissimi giorni 
di suo mandato presidenziale. 
Insomma, fa ora quello che avrebbe voluto già fare da tempo, ma che la convenienza politica non gli permetteva.




Fra le altre cose, ha deciso la totale distruzione della città di Tolosa, sede della 
Casa costruttrice di metal detector XP.
Non può tollerare che gli sfacciati francesi, con il loro strapotere tecnologico, continuino 
a farsi beffe degli americani.
Ed ecco che approfittando di un'arma superiore, la bomba atomica,  inventata illo tempore da traditori italiani e tedeschi, presto ordinerà un bombardamento mirato della 
bella cittadina francese, Tolosa appunto.

Preparatevi a pagarne le conseguenze: il vento pestifero, carico di radioattività, arriverà 
sino alle nostre città, massacrando in maniera orribile tutti gli ignari ed incolpevoli abitanti.
Inutile nascondersi, o pensare di sfangarla, nessuno sopravviverà alla nuova bomba atomica voluta dal Presidente Premio Nobel per la Pace!

Eppure la XP avrebbe dovuto saper cogliere certi segnali: le truppe ausiliarie americane straniere, le cosiddette ISIS (INSTRUCTED SOLDIERS INTERNATIONAL SLAUGHTERS), da quelle parti si sono dati da fare.
Ma niente, questi francesi con la puzza sotto il naso, insistono con i loro prodotti ad alto tasso tecnologico, che mette in gran imbarazzo gli americani, ed i loro cuginetti.

Ma forse un barlume di speranza ancora c'è, forse non tutto è perduto.
La XP sta tardando l'uscita della nuova versione del DEUS, la versione 4.0, proprio 
per evitare tutto questo.
Insomma, le minacce, neanche tanto velate, sembrano sortire qualche effetto.

Prima la proibizione di andare ad intaccare il settore acquatico, con il nuovo 
XP AQUA Neptune, pronto già da 4 anni, ora il veto assoluto sull'uscita 
dell'aggiornamento 4.0 del Deus.

Speriamo che tutto questo basti per placare la sete di sangue del Presidente uscente.
Certo è che da quelle parti sembrano tutti nervosi ed emotivamente provati, forse anche 
per la vittoria inaspettata del mio amico Donald Trump!

La first Lady (ancora per pochi giorni) piange disperata ed incontenibile ad ogni occasione, 
il Presidente Premio Nobel per la Pace ha appena finito di schierare truppe minacciose ai confini della Russia, cosa che fino a qualche anno fa avrebbe provocato una Guerra Mondiale (ma per fortuna la lungimiranza e la saggezza di Putin, scongiurano). 
Ed anche il cane di casa Bo sembra nervosetto ed incontenibile: giorni fa ha aggredito, quasi sbranandola, una amica di famiglia.




In tutto questo bailamme di paranoia e aggressività, noi poveri cercatori dobbiamo solo attendere che le acque si calmino e vedere finalmente uscire dal cassetto la famosa versione 4.0 del Deus.
E magari il metal detector tanto atteso da tutti: il subacqueo AQUA Neptune.

Con la speranza che quella enorme ed inospitale isola che si trova in mezzo agli oceani, non faccia ancora troppi capricci e lasci finalmente espletare al meglio la genialità e la sagacia tipica degli europei.

Ma gli attacchi alla XP non sono finiti qui!
Di poco tempo fa la notizia che l'australiana Minelab ha citato in giudizio -negli Stati Uniti!!-
la XP per un supposto brevetto violato.
Cioè, quelli della Minelab sostengono che la Casa francese abbia copiato di sana pianta l'idea di un metal detector senza fili.
Io non lo so, ma in ogni caso mi chiedo: perché se loro avevano inventato un metal detector senza fili, non lo hanno mai davvero realizzato?
Se lo pensi, puoi farlo, sempre che davvero sia così.
Altrimenti da domani anche io comincio a brevettare tutto quello che mi passa per la testa: aerei che volano con propulsione presa dall'umidità delle nuvole; caffè ricavato dalle acacie selvatiche; biciclette senza pedali; Reti da tellinari che trovano l'oro, mentre gli altri lo cercano...ah no! questa già esiste: la S.D.D.D.C.!!
Insomma, a me sembra una gran paraculata....
Ma magari sbaglio, e questa è solo una mia opinione.

Cercatore, augurati che presto le cosi cambino, perché ad oggi ti dovrai "accontentare" 
del Deus, così com'è, tout-court.
E se ti sembra poco....

Attenzione: post non attinente alla realtà dei fatti, si tratta di Fiction! <<
Non spaventarti, non prendere decisioni importanti dopo aver letto questo post.


© 2017 by "Dino Conta".

martedì 6 gennaio 2015

IN GOLD WE TRUST!

"Caro Dino, ma che fine hai fatto? 
Sei scomparso proprio ora che stavo riprendendo in mano la mia vita grazie al tuo Blog. 
Le cose hanno preso di nuovo una piega che non mi piace: prego, imploro, 
ma non vedo nessun miglioramento.
Ma allora Dio non esiste?
Perché se esistesse, penso che ogni tanto mi farebbe trovare qualche bel monile d'oro, 
visto che quando Glielo chiedo, lo faccio con tutto me stesso.
Cosa mi dici?
Comunque, nel dubbio, IN GOLD WE TRUST!!"

"Dino, grazie al tuo Blog, che ho saputo essere il più letto al mondo sulla 
ricerca dell'ORO, ogni tanto trovo qualche cosina di interessante. 
Anelli a volte, catenine mai finora. 
Ma da quando non scrivi più nulla sul tuo Blog, ritrovamenti zero! 
Ma allora forse non scherzavi quando dicevi che sei il figlio del Dio dei Cercatori
e che con la tua ascesa in Cielo, le cose qui per noi poveri peccatori, non possono 
che andare peggio. 
Ma sei asceso in Cielo per davvero? 
Siedi alle destra del Padre? 
Mio figlio, il più grande, anche lui cerca in spiaggia, e da quando non si hanno più 
notizie di te, e dopo giorni di smarrimento, ha comprato una stampante 3D
ha trovato in Rete una tua recente immagine, e ha cominciato a produrre 
statuine in bronzo dorato a tua somiglianza.
Ti piace l'idea? Sei d'accordo, lo poteva fare?
Non lo colpirai con un fulmine per punizione, vero?
Sappi che la mia famiglia (siamo 5) tutte le sere ci raduniamo e stringendoci
uno accanto all'altro, intoniamo un Inno alla tua gloria.
E per non sbagliarci, a fine prece, gridiamo in coro: IN GOLD WE TRUST!"




"Ciao Dino, sono Mark e ti scrivo dall'Irlanda.
Ho iniziato a cercare l'ORO dopo aver letto il tuo famoso Blog.
E a dirla tutta, le cose mi sono subito andate bene, non solo nel campo della ricerca, 
ma in generale.
Ora però mi dispiace non leggere nulla di nuovo da mesi e mesi.
Forse il tuo Blog è come la Bibbia, e una volta scritto quello che si doveva scrivere, 
non serve aggiungere nulla di più?
Penso sia così, se non lo fosse perché ogni volta che leggo il tuo Blog, mi sento con 
nuove energie pronto ad una nuova ricerca?
Io non so gli altri cercatori, ma grazia al tuo Blog, ora trova l'oro che prima avevo 
visto solo nelle fotografie.
Non prego e non imploro nessuno, e senza offesa, neanche prego la tua
immagine e non invoco il tuo nome. 
Mi basta il potere della Super-Drenella-di-Dino-Conta, nulla di più. 
D'altronde se bastasse pregare qualcuno per avere successo nella vita, 
le cose andrebbero bene per tutti.
Insomma, non hai visto la nazionale di calcio brasiliana agli ultimi Mondiali?
Pregavano tanto, piangevano commossi, si inginocchiavano, eppure sette gol se li sono presi lo stesso.... Quello che gli sfuggiva, e qualcuno dovrebbe pure dirglierlo prima o poi, che Dio non fa il tifo per una squadra, e per l'altra no.
Non pensi?
Bene, ti saluto, spero di leggerti presto.
Nel frattempo: IN GOLD WE TRUST!"

Fratelli cari, ben ritrovati.
Queste qui sopra sono solo alcune delle migliaia e migliaia di e-mail che in questi lunghi mesi di mia assenza dal Blog dei Cercatori d'Oro, sono arrivate giornalmente.
Davvero non pensavo che moltissimi di voi potessero arrivare a soffrire emotivamente così tanto, solo perché non ho scritto nulla di nuovo per 
un po' di tempo.
Pensavo di aver detto ormai quasi tutto quello c'era da sapere, e mi ero illuso che per voi bastasse leggere i miei post, magari la sera prima di andare a letto, e per il resto della vostra vita, per rinfrancarvi.

E' evidente che la siderale lontananza da Colui che tutto vede, è per molti di voi così incolmabile, che sentite la necessità di credere in qualcosa più alla portata di mano, se così posso dire.

D'altronde, sì è vero, Dio esiste, ma potrebbe non sapere di essere tale.
Cioè, se vogliamo, non è suo compito quello di darvi la prosperità a cui tanto agognate, poiché è talmente trascendente, il massimo della trascendenza, 
che i beni materiali non sono neanche contemplati. 
Neanche tu sei contemplato, non perché Egli sia non buono, o indifferente, 
ma perché una volta iniziato il tuo ciclo energetico, è solo compito tuo terminarlo nel migliori dei modi. 
E credimi: senza l'aiuto di nessuno!
Neanche l'aiuto divino.

Qualcuno forse potrebbe darti una mano, ma questo qualcuno è anche lui 
di difficile accesso, nonostante non sia Dio.
Parlo della Gerarchia divina, poiché in questo Universo, tutto ha delle regole 
ben precise, e tutto deve funzionare come un orologio automatico:
Dio lo ha creato e gli ha dato pure la leggera spinta gravitazionale che lo fa girare, ma poi ci sono altri Esseri facenti parte della Gerarchia che contribuiscono al funzionamento, come le ruote, il bilanciere dell'orologio automatico, appunto.

Poter avere un loro aiuto non è impossibile, ma ci vuole così tanto impegno e sacrificio per arrivare a sapere come fare, che onestamente, caro fratello cercatore, ti dico che sarebbe meglio non tentarci neanche!
Questo tentativo di avvicinamento, se così lo vogliamo chiamare, potrebbe durare tutta la vita, e magari tante altre vite spenderesti invano.




Il mio consiglio, quindi, è sì quello di credere nell'Essere Superiore, se ti va (nessuno ti obbliga).
Perché davvero Lui c'è.
Ma per vivere una vita degna e felice, faresti bene a "divinizzare" lo Stato in cui vivi, perché è solo convivendo nel giusto qui e ora, rispettando le regole civili, contribuendo alla crescita del tuo paese, non nominarlo invano, e non offendendo il sacro suolo in cui sei nato e cresciuto (e a cui devi tutto), 
è solo così, dicevo, che avrai vere possibilità di essere felice su questa terra, 
e di conseguenza anche in altre vite.

Dio, quindi, c'è, forse non sa di esserlo, comunque sia non farà nulla 
per alleviare i tuoi dolori.
La tua felicità te la darà solo lo Stato, la comunità in cui vivi.
Neanche la famiglia è davvero così importante.

I tre cardini principali ed essenziali sono: STATO-DIO-STATO.
Come vedi la famiglia non c'è perché non conta quasi nulla, e per niente 
se lo Stato funziona come deve funzionare.
Dio c'è, ma per esserci anche qui su questa terra, ha bisogno della protezione dello Stato, poiché senza protezione sopra e sotto, nessuno crederebbe in Dio, 
e inevitabilmente Dio sarebbe morto, se tutti smettessero di crederci.
Naturalmente è un paradosso, Dio Non muore, ma per i cittadini di uno Stato in cui non si crede in dio, Egli è morto.

Questo non vuol dire che in un luogo in cui si smetta di credere in Dio, le cose vadano poi così male.
La Cina, per esempio, è uno Stato del tutto ateo, eppure lì le cose vanno bene.
Lo Stato è Dio, per i cinesi.
Ogni cinese vive e lavora pensando prima allo Stato: se va all'estero filma e fotografa tutto, per poi riferire quello che ha visto e fotografato una volta arrivato a casa, e senza che nessuno glielo chieda. 
Giusto per farti capire la loro mentalità, il pensiero di chi pensa solo e 
solamente al benessere dello Stato.
I tibetani, invece, non se la passano tanto bene. 
In pratica sono in via di estinzione, eppure esiste un popolo più religioso di loro?
L'antica Roma stessa è caduta perché smisero di credere allo Stato, per far posto a credenze trascendenti.
Gli esempi possono essere innumerevoli.

Quindi, caro fratello cercatore, sono felice di scrivere ancora per te, se questo 
ti fa sentire meglio.
Credi pure nel tuo Dio, che c'è, te lo assicuro.

Ma il qui ed ora, è solo lo Stato che te lo assicura.
Prega pure i santi, ma dopo i fanti!

Colui che disse "Guai a quel popolo che ha bisogno di Eroi", è un gran coglione!
Perché, invece, è proprio vero il contrario.
Abbiamo bisogno di Eroi, e poco di santi.
L'eroe agisce qui ed ora, per il bene di un intero popolo, lotta per la sopravvivenza di un popolo.
...........


Come primo post, dopo mesi e mesi, forse è un po' troppo lungo e con 
troppi concetti, che magari riprenderò altre volte.
Volevo dire tanto e forse questo non aiuta.

Concludo dicendo che in cima alla catena alimentare degli strumenti per la ricerca dell'ORO in acqua, rimane salda la Super-Drenella-di-Dino-Conta.
Come sempre, grande è la sua forza, e caro fratello, se cerchi la Salvezza eterna, allarga la porta del tuo Paradiso, perché devi far posto alla 
Super-Drenella!




Quindi, è cosa buona e giusta dire: IN GOLD WE TRUST!!

© 2015 by "Dino Conta".